► Tratto da ViviEnna del 6 Maggio 2014

La festa è ormai nell’aria, come il profumo dell’alloro, simbolo del “Festino di San Silvestro Monaco”, che come un suono di tamburi in lontananza, si fa sentire già dai primi giorni di maggio, con tutta una serie di iniziative che coinvolgono tutto il paese.

L’ultima, in ordine di tempo, si è svolta domenica pomeriggio in contrada Liso, dove è stato inaugurato il laureto, che permetterà di conservare la tradizione della festa, nel rispetto della natura. Nel mese di novembre scorso, è stata lanciata un’iniziativa dal titolo “Adotta un albero di alloro”, che ha permesso di piantare circa 800 alberi di alloro, garantendo alle generazioni future la continuazione della festa, ma soprattutto, il rispetto del territorio e della natura. Grazie ad un contributo di 5 euro, tutti hanno potuto contribuire a questo gesto altruistico di “adottare un albero di alloro”, per realizzare una vera e propria riserva per il futuro.
Grazie alla concessione di un terreno da parte di padre Luigi Ferlauto, fondatore dell’Oasi di Troina, afferma Francesco Cantale, presidente dell’associazione, abbiamo realizzato questa iniziativa a lungo termine, perché per far crescere un albero di alloro occorrono almeno 7-8 anni, ma permetteremo la continuazione della festa, tramandandola alle nuove generazioni, come hanno fatto i nostri padri”.
L’iniziativa ha preso il via dalla necessità di reperire l’alloro per la Festa dei Rami, che ogni anno, puntualmente, si svolge nel mese di maggio e che vede circa 800 persone partire alla volta dei boschi dei Nebrodi per andare a raccogliere l’alloro, in omaggio al patrono di Troina, San Silvestro Monaco.
Sandra La Fico

 


 

 

Tratto da ViviEnna del 19 Febbraio 2014

Su un appezzamento di terreno di circa 2000 metri quadrati in contrada Liso, nella località nota come Ponticello, a 5 km dal centro abitato, concessogli in comodato d’uso per 15 anni dall’Oasi Maria SS, i Ramara hanno messo a dimora circa 250 piantine di alloro. “Contiamo di piantarne altri 600 in un altro appezzamento di terreno che ci concederà il comune di Troina”, ci ha detto Francesco Cantale, che da un anno è il presidente dell’associazione “I Ramara”.
Questa contrada della campagna di Troina, per la sua particolare esposizione volta a mezzogiorno e per la natura del terreno, è adatta all’impianto di un laureto. A qualche km da contrada Liso, in contrada Sotto Badia l’alloro cresce spontaneamente ma non nella quantità tale da cui si possano ricavare i rami di alloro di cui hanno bisogno i Ramara per la sfilata lungo le vie del paese nella penultima domenica di maggio al ritorno dal pellegrinaggio votivo sui Nebrodi per san Silvestro, monaco basiliano e patrono di Troina. L’altro appezzamento di terreno dove impiantare il secondo laureto è stato individuato in contrada Murga a valle della via prof. Giuseppe Di Napoli a qualche centinaio di metri dal quartiere Macello-Mulino a Vento. Anche il comune concederà in comodato d’uso quest’appezzamento di terreno in contrada Murga ai Ramara. Ma perché i Ramara ha deciso di piantare l’alloro? Ce lo spiega il presidente dei Ramara Cantale: “Il nostro scopo è quello di garantire la disponibilità di piante di alloro durante i nostri festeggiamenti in onore di san Silvestro e di evitare danni all’ambiente dovuti ai ripetuti tagli alle fronde in occasione dei nostri festeggiamenti in onore di san Silvestro”. In una monumentale ed elegante Enciclopedia della Sicilia, conservata nella biblioteca comunale di Troina, abbiamo letto che l’alloro, oltre che nei festeggiamenti del santo patrono di Troina organizzati dai Ramara e Ddarara, è presente anche in molte altre feste religiose tradizionali che si svolgono in Sicilia, ed in particola modo in provincia di Enna: san Cataldo a Gagliano Castelferrato, san Vito a Regalbuto e san Sebastiano a Cerami, che si festeggiano nel mese di agosto. L’alloro è simbolo della rigenerazione della vita. Questo suo significato simbolico ne spiega la sua presenza in molte feste religiose. Ma l’alloro ha anche altre qualità più terrene come ci spiega l’agronomo Nicola Schillaci: ”L’alloro è l’albero che assorbe più anidride carbonica degli altri alberi, è sempre verde ed è molto apprezzato per le sue proprietà fitoterapeutiche”.
Silvano Privitera