Vi propongo dei suggerimenti per prepararsi bene al Viaggio e riceverne i frutti più abbondanti. Credo che la miglior preparazione si possa riassumere in due punti:
Aprire il proprio cuore alla fede in San Silvestro e prepararsi all’imprevisto della fatica fisica.

 

Preparazione Spirituale

Molti partono in cerca di una soluzione ai loro problemi, altri per fuggire da qualcosa, altri ancora perché cercano risposte o conferme a questioni irrisolte e tormentate.

Tutto questo è pretenzioso, a mio avviso: il viaggio dei Rami non è un mondo fiabesco che esiste nel pensiero di molti, dove tutto svanisce per incanto.

E' un percorso abbastanza lungo, qualcuno parla di 80 km in tutto ma non ne ho matematica certezza, che ovviamente ci mette a contatto ravvicinato con le nostre debolezze, ma anche con tutte quelle capacità che la vita sedentaria e quotidiana, ci nega di utilizzare.
Il viaggio non è una cura, ma molto più semplicemente, è un balsamo per l'anima, perché ci fa entrare in una dimensione di vita che di solito non viviamo.

 Poche le mie regole che sento di voler condividere con voi:

  • Nei giorni precedenti al giovedi della partenza, ci si prepara con una buona confessione, perchè questo purifica e "ripulisce" da ciò che ci impedisce di ascoltare attentamente la voce di Dio.
  • Cercate di fare il viaggio con gioia, di non lamentarvi troppo e di accettare positivamente tutto quello che accadrà.
  • Siate sobri nel riempire lo zaino e nel preparare le vivande. Spesso si è così carichi di cose materiali da esserne appesantiti anche nel cuore. Il viaggio è l’occasione per vivere il distacco dagli agi, e godere delle cose semplici benefiche per l’anima. Il distacco ci permette di essere pienamente aperti alla grazia della fede.
  • Siate felici di farvi nuovi amici, di conoscere meglio persone, che pur vivendo vite diverse dalla vostra, sono li per la stessa vostra fede in San Silvestro. Molte amicizie sono nate proprio al viaggio e sono continuate poi nella vita quitidiana.

 

Le prime volte che partecipai al viaggio mi chiedevo come si potesse "trasportare" l'atmosfera di grande fiducia nel prossimo che si vive al bosco, durante tutto il pellegrinaggio, e far si che questo sentimento continuasse anche una volta tornati a casa... oggi sono convinto che bisogna convincersi che è possibile ed in assoluto indispensabile vivere e sperimentare la gloria di Dio e di San Silvestro, proprio quando si torna a casa, ognuno nella propria vita, nel quotidiano, al lavoro, nello studio, in mezzo a tutte quelle persone che non hanno le nostre stesse convinzioni e che quindi ci rendono meno propensi al rispetto e alla condivisione che invece ci accomuna nel Viaggio. Un viaggio lungo una vita, appunto.

 

 

Preparazione fisica

Per avere un bel ricordo del viaggio dei Rami e non rischiare di dover chiedere aiuto alle jeep di supporto, è bene parlare di consigli, precisando che questi vanno poi fatti propri e personalizzati opportunamente.
Comincio dagli aspetti strettamente tecnici (tralascio volutamente tutta la parte dedicata all'attrezzatura e alla preparazione dello zaino, perché già affrontata in altre pagine). Vi chiederete se allenamento, preparazione fisica e muscolare siano veramente indispensabili.
La risposta è no, ma con le dovute riserve.

Senza molti giri di parole, il viaggio non è una breve passeggiata, ci sono alcuni tratti impegnativi e se, come nella maggioranza dei casi, non fate mai più di 500 metri a piedi, è il caso di pensare ad un minimo di abitudine (la parola allenamento è fuori luogo) a camminare per una mezz'ora al giorno, almeno per qualche settimana prima.

Insomma, vi dico che qualche passeggiata un mese prima di partire è utile e vi farà sicuramente bene...
Lasciate che una sottile ansia di partire penetri nella mente e nel cuore.